La giornalista volte Caroline Criado-Perez attivissima nella tutela dei diritti delle donne è riuscita a far togliere dalla banconota da 10 sterline il volto di Darwin il viso di una donna: la scrittrice Jane Austen. E si sono scatenate le critiche e le polemiche. Ma il fatto più eclatante sono state le ingiurie, le minacce di stupro e di morte che sono apparse su Twitter, più di 500 in poche ore dove la giornalista è stata bersagliata da ogni tipo di avvertimento soprattutto perché donna e femminista. Scotland Yard ha tenuto sotto controllo i post ed è riuscita a individuare uno dei molestatori più proliferi. Lo ha arrestato, è un ragazzo di soli 21 anni che evidentemente non aveva altro di meglio da fare.
A seguito dell’aggrassione virtuale subita dalla giornalista è partita la richiesta per un tasto per denunciare tweet violenti su Twitter per tutelare dagli abusi soprattutto le donne, almeno sul web. La richiesta si è concretizzata con un bel sì alla petizione apparsa su Change, un sì dato da 50 mila persone in cui si richiede il tastino di denuncia da inserire su Twitter. Il social network ha risposto alla richiesta annunciando che ha l’intenzione di introdurre il tasto contro gli abusi dal mese prossimo. È stata anche richiesta una maggiore severità sulla sua politica. Dovrebbero, quini, cambiare anche le regole. Vedremo.
Sul web si sta dibattendo anche un’altra questione che riguarda Facebook.
Riguarda l’introduzione del tasto Dislike di cui si parla nuovamente del quale sono apparse indiscrezioni sul network Usa AbcNews. Il tasto”Non mi piace” diventare una realtà. Entro pochi mesi e sostituirebbe i vari plugin che, seppur con qualche limite, permettono di avere già da ora il tastino “non mi piace” sul social network. Anche su questo argomento prendono posizione alcuni sociologi tra cui Enrico Finzi, che ritiene che esprimere opinioni negative su Facebook tramite il tastino Dislike potrebbe dare la stura facilmente a scontri con il rischio di arrivare a manifestazioni d’odio, come è accaduto su Twitter nei confronti della giornalista. Forse è proprio questo il motivo dei tentennamenti di Facebook. Dislike potrebbe diventare presto realtà e creare ulteriori contrasti sulla piattaforma sociale più popolare del mondo. Certamente che un utente che vede un chiaro e netto “non mi piace” su un suo post magari proveniente da un suo amico, ci resterà molto male e … Addio amicizia!
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